Porchiano frazione di Lugnano?

A Spoleto è sorto un comitato per promuovere il passaggio della cittadina dalla provincia di Perugia a quella di Terni. Serve un riequilibrio fra le due province, sostengono i promotori, e se la parte alta dell’Umbria volge lo sguardo verso la Toscana, il territorio spoletino preferisce guardare verso la parte meridionale della regione ed il Lazio. Da Terni arrivano incoraggiamenti.
I comuni di Penna in Teverina e di Giove, invece, hanno iniziato le procedure per verificare la fattibilità e gli eventuali vantaggi di una loro ipotetica fusione. Scrivono infatti in una nota congiunta che i notevoli vantaggi economici finanziari e di gestione previsti da governo e regione a favore dei comuni che operano delle fusioni potrebbero apportare ai cittadini delle due comunità notevoli miglioramenti nei servizi e possibili riduzioni di tasse e tributi.
Da qualche tempo anche a Porchiano del Monte, frazione del Comune di Amelia, si sta facendo strada l’ipotesi di abbandonare quest’ultima per passare al Comune di Lugnano in Teverina. Complice una certa distanza, non solo geografica, con il capoluogo, dal quale alcuni cittadini porchianesi si sentono un po’ trascurati, l’idea di passare con Lugnano piace ad alcuni abitanti della frazione. Secondo questi ultimi, ci sarebbero diversi vantaggi, che vengono sintetizzati in una possibile maggiore attenzione ai bisogni del paese. Amelia ha molte frazioni, e quando la coperta (economica) è troppo corta, è certamente difficile accontentare tutti i bisogni. Non è una questione partitica, ci tengono a sottolineare, ma puramente tecnica. Porchiano porterebbe una dote interessante, in termini di numero di abitanti e di estensione territoriale.
Quanti siano i favorevoli a questo cambiamento, e quanti i contrari – a Porchiano, Lugnano e Amelia –  non è dato sapere, né quale potrebbe essere l’iter per un cambiamento del genere. Per adesso siamo alla fase di un pourparler estivo, e se questo si trasformerà in qualcosa di più concreto, lo scopriremo nei prossimi mesi. (MP)

3 pensieri su “Porchiano frazione di Lugnano?

  1. Alessandro Dimiziani

    Di sicuro è tanto che se ne parla sia a Porchiano che a Lugnano. Come amministratore di Lugnano vedo questa possibile iniziativa in senso positivo per entrambe le comunità.
    Lugnano sta regredendo demograficamente in maniera vertiginosa e Porchiano si trova geograficamente distante dal capoluogo Amelia a differenza di Lugnano che dista appena tre km e quindi potrebbe offrire servizi come posta, CUP con la Croce Verde, servizi sociali e servizi comunali più comodi.
    Poi Lugnano e Porchiano hanno unioni storiche
    come l’oleificio cooperativo intercomunale creato da soci dei due centri negli anni 60.
    Le parrocchie oggi sono affidate ad un unico parroco che fa la spola tra la Collegiata e S.Cristina ma ci sono testimonianze di una processione che si teneva nel mese di maggio che partiva da Lugnano e giungeva alla Chiesa della Trinità.
    Insomma sulla carta tutto fa pensare ad una positiva soluzione alla questione .
    Ma aldilà della proposta realmente l’ultima parola spetta ai cittadini di Porchiano Lugnano ed Amelia che poi dovranno approvare con apposito referendum questa “migrazione”.
    È comunque utile prima parlarne a livello istituzionale tra gli interessati senza far scaturire polemiche e senza suscitare eventuali attriti che si potrebbero creare tra Lugnano ed Amelia. Tutto va fatto alla luce del sole analizzando tutti gli aspetti per i quali si possa giungere a questa eventuale annessione.

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  2. Alessandro vescarelli

    credo che nonostante ci siano alcuni indubbi vantaggi di un eventuale accorpamento con Lugnano, il comune di Amelia non voglia a cuor leggero rinunciare ad una importante frazione del suo territorio , comunque un dialogo che parta dalle istituzioni e passi alle organizzazioni del territorio può fare chiarezza su questa possibilità per valutaria alla luce del sole.

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  3. Aldo Perelli

    Corsi e ricorsi storici; abbiamo sprecato 150 anni?
    dopo l’unità d’Italia, il regno Sabaudo avviò una radicale riforma sulla semplificazione amministrativa. Con la legge 2248 del 1865, obbligava i piccoli comuni con popolazione inferiore ai 1500 abitanti, di accorparsi con uno limitrofo più grande. Il governo provinciale di Perugia suggerì al comune di Porchiano (ab. 761), di unirsi a quello di Lugnano (ab. 1641). Alcuni parlamentari del governo centrale, consigliarono che forse era opportuno che ciò avvenisse con Giove o Amelia, in quanto tra porchianesi e lugnanesi non correvano buoni rapporti. La scelta cadde su Amelia, perchè molto influirono gli interessi che latifondisti del paese (Catalani, Ercolani, Farrattini), avevano in quella cittadina. Nel novembre 1875 , con il benestare della giunta provinciale di Perugia e della sotto provincia di Terni, il comune di Porchiano cessa di esistere e si accorpa con quello di Amelia.
    Alla riforma del 1865, ne seguirono anche altre; con il regio decreto 389/1927 si impose la fusione di 2000 comuni, con il successivo 383/1934 la fusione rimase volontaria su domanda del Podestà interessato, mentre l’ultima del 1990 è destinata a favorire ed incoraggiare prevalentemente i processi aggregativi dei piccoli comuni. Purtroppo dopo la liberazione dalle truppe tedesche, molte entità comunali soppresse si sono ricomposte.
    L’abbraccio con Amelia come anche la storia medioevale testimonia, ha portato più svantaggi che vantaggi. Il risultato è evidente, perchè a differenza del nostro, i paesi limitrofi che hanno avuto libertà decisionale, sono più organizzati e godono di servizi migliori.
    La nuova proposta di aggregarsi a Lugnano è intrigante, ma credo che l’attuale politica guardi più ai Macro-Comuni che alle piccole aggregazioni. In mancanza di una legge determinata e chiara, la strada da percorrere sarà molto lunga ed impervia.
    Allo stato attuale, Amelia, sarà disposta a rinunciare a Porchiano dove possiede più di un bene, e Lugnano avrà interesse ad accorpare un paese che è da risanare?

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