Una delle caratteristiche più belle di Porchiano sono le sue mura. Circondano completamente il centro storico, si possono percorrere piacevolmente a piedi, e offrono uno spettacolare panorama a 360 gradi.
Il lato nordest di esse, rivolto verso i monti Amerini, è quello che sarebbe maggiormente visibile da chi transita lungo la strada statale 205, che passa poco lontana, e offrirebbe in questo modo un importante veicolo di attrazione turistica. Però negli ultimi anni il bosco di querce che si sviluppa su quel lato, ha raggiunto nei suoi esemplari più vicini alle mura una altezza notevole, rendendo di fatto invisibile dalla strada il paese e la cinta che lo circonda.
Secondo alcuni abitanti, sarebbe necessario un intervento mirato, per potare solo gli esemplari più vicini, abbassandoli, e solo per rendere di nuovo le mura visibili, lasciando inalterato tutto il bosco intorno. Pare che in passato questo lavoro di potatura venisse regolarmente svolto, ma che con il trascorrere del tempo sia stato abbandonato.
I viaggiatori che numerosi soprattutto nel fine settimana percorrono la statale fra Amelia e Orvieto, gettando lo sguardo verso il paese, rimarrebbero incuriositi dallo spettacolo delle mura, e probabilmente ne farebbero meta di una visita, con indubbi vantaggi dal punto di vista turistico.
Questo è quello che pensano i sostenitori di questa proposta. Il dibattito è aperto.
personalmente sono favorevolissimo al ridimensionamento delle chiome degli elci in prossimità delle mura castellane. e condivido pienamente un panorama godibile a 360°. A questo aggiungerei una radicale bonifica del suolo, perchè è ancora facile trovarvi ogni genere di rifiuto.
Storicamente fino agli anni 50/60 quel pezzo di bosco è stato sempre ceduo. Il ricordo di allora, è quello di un panorama libero da impedimenti, che permetteva di seguire con passione le poche moto e auto che transitavano nella provinciale, da S. Caterina fino a Lugnano; mura libere da ostacoli che davano la possibilità di comunicare con la sottostante campagna, anche a voce.
In una foto del paese risalente al 1925, quella parte di collina appare prevalentemente calva e rocciosa; sicuramente dalla sua fondazione, anche per motivi strategici, il paese e le sue mura hanno sempre avuto una vista priva di ostacoli.
Quando percorro quel tratto di mura con alberi così alti, oltre a non godere il piacere del panorama, avverto anche sensazioni di soffocamento.