Archivi autore: Marcello

Piccoli campioni crescono

Non più tardi di ieri stavamo raccontando la grande vittoria di Elisa Vincenzini, che già oggi ci occupiamo nuovamente e con piacere di un altro bel risultato raggiunto da un piccolo atleta locale. Viene quasi voglia di parlare di una “onda porchianese” nel karate, osservando la bella medaglia d’argento, conquistata da Francesco Lulla.
A Montecatini infatti oltre ai Campionati Italiani si è svolta la Coppa Italia di Karate (fino a cintura blu) dove, nella gara di kumite riservata ai bambini fino a sette anni, Francesco ha vinto tutti gli incontri sganciando dei bei tiri diretti e precisi contro gli avversari. La finale si è conclusa con un pareggio e di conseguenza si è andati ai supplementari, dove un tiro ricevuto gli ha fatto perdere l’oro ma conquistare l’argento.
Un risultato di tutto rispetto, conseguito con la grinta e al contempo la naturalezza di un bambino, rispettoso dei suoi avversari. Possiamo solo immaginare la contentezza dei genitori e dei nonni: questi ultimi lo hanno accolto come un vero eroe. Francesco, subito dopo la competizione ha domandato: “Mamma, Elisa mi ha visto per tutta la gara?”. Il miglior punto di riferimento!

Intervista ad Elisa Vincenzini

Ci eravamo lasciati con Elisa a fine febbraio scorso, quando a Pomezia aveva vinto l’ultima gara preparatoria in vista dei campionati italiani che si sarebbero svolti a Montecatini a metà marzo, e oggi la troviamo di ritorno dalla città toscana con una bellissima medaglia d’oro: campionessa italiana di karate specialità kumite (combattimento). La soddisfazione dei genitori è grande, e anche l’entusiasmo di tutta la comunità porchianese per questa giovane atleta, alla quale abbiamo voluto fare alcune domande a cui gentilmente ci ha risposto.

Buongiorno Elisa, e congratulazioni! A chi dedichi questa bella vittoria?

Buongiorno e grazie! La dedico a tutti quelli che credono in me… al mio maestro Daicoro Principi di Montecchio e ovviamente ai miei genitori che credono in me e che mi sono sempre vicini. Voglio ringraziare di cuore il mio maestro che è davvero in gamba e mi ha saputo trasmettere l’amore per questa disciplina. La mia curiosità è diventata passione!

Quando hai iniziato a praticare e come hai fatto a conoscere il karate?

Ho iniziato cinque anni fa per caso. Ho visto un manifesto pubblicitario per strada e mi sono incuriosita.

Ogni quanto ti alleni oggi?

Mi alleno tre volte a settimana nel dojo di Attigliano con il mio maestro e in quello di Viterbo con tutti gli altri maestri del Gak (Gruppo Agonistico Karate).

Ti porta via molto tempo allo studio?

Diciamo abbastanza anche se al momento riesco a portare avanti bene tutte e due le cose.

Cosa ti ha insegnato lo sport?

Prima di tutto il rispetto per le regole, per chi ti insegna, per i compagni (che sono fantastici) e per gli avversari. Ma soprattutto che se si vuole ottenere qualcosa  bisogna impegnarsi e credere in se stessi.

E qual è la cosa che più ti piace di questa attività?

Mi piace il confronto con gli altri anche perché così posso farmi altri amici o amiche. L’anno scorso per esempio a Timisoara, in Romania, ho conosciuto una ragazza simpaticissima con cui mi sento spesso.

C’è qualche campione o campionessa in questo o altri sport che ammiri particolarmente?

Il mio idolo è Bruce Lee… ho visto molti film dopo che ho iniziato a praticare!

A cosa pensi quando combatti?

Sono completamente concentrata su come e dove colpire l’avversario, anche perché ci insegnano a tirare colpi precisi e controllati evitando – fin dove è possibile – di fare male all’avversario.

Come vedi il tuo futuro in questa attività?

Non so immaginare niente di particolare ma certamente mi piacerebbe partecipare a delle gare internazionali.

Ti piacerebbe se la tua sorellina seguisse le tue orme?

No, assolutamente no, anche perché mi bastano i pugni che mi dà a casa… e poi è proprio un altro tipo!

Escursionisti in visita a Porchiano

Un gruppo di escursionisti romani, con alcuni stranieri, appartenenti per lo più all’Associazione Camminatori Escursionisti Roma, ha fatto visita domenica a Porchiano del Monte, nell’ambito di una passeggiata con partenza a Giove ed arrivo a Lugnano in Teverina. Complice la splendida giornata, tutti i partecipanti si sono mostrati entusiasti per la bellezza del paese, apprezzandone il fascino della campagna e dei boschi che lo circondano. Guidati da Marcello Paolocci e Mario Galassi, hanno prima attraversato il Sentiero di Palliccio, in seguito hanno percorso via delle Zamponare per poi sostare a lungo sulla splendida cinta muraria del borgo, dalla quale hanno ammirato Amelia e il Terminillo innevato, insieme alle altre montagne da lì visibili: il Soratte, i Cimini, l’Amiata, il Cetona, gli Amerini. La passeggiata è poi proseguita per la Santissima Trinità fino al punto di arrivo a Lugnano. Numerose sono state le domande su Porchiano e sulla possibilità di soggiornarci, a cui sono state date ampie indicazioni. Altre escursioni sono in programma nei prossimi mesi per visitare questo incantevole luogo dell’Umbria: per rimanere aggiornati si può consultare il sito Ogni Passo e la pagina facebook dedicata.

Nuova collocazione per il ciborio

In un articolo apparso sul Banditore di Amelia, nel marzo 2016, Emilio Lucci ha raccontato un episodio che avvenne a Porchiano oltre centoventi anni fa.
In occasione di una mostra di opere d’arte, organizzata a contorno di un Congresso Eucaristico promosso ad Orvieto, don Luigi Luzi, parroco di Lugnano a quel tempo, cercò di portarvi un prezioso ciborio quattrocentesco che era allora sull’altare della Chiesa Parrocchiale. Gli abitanti di Porchiano si ribellarono, temendo di perderlo per sempre, e bloccarono il carro che doveva trasportarlo. Ne seguì un divertente batti e ribatti, che è ben descritto nell’articolo di Lucci che si può leggere integralmente qui. L’articolo si chiudeva con una domanda: visto che il ciborio giace dimenticato in un angolo, non è forse il caso di valorizzarlo attraverso la sua esposizione in un museo?

A questa ipotesi si è dichiarato contrario, in un successivo articolo publicato sempre sul Banditore, Aldo Perelli, il quale ne ha tratteggiato la storia recente, augurandosi che il prezioso manufatto venga piuttosto ricollocato a vista nella Chiesa Parrocchiale, anziché in un museo, essendo patrimonio di tutti i Porchianesi. L’articolo di Perelli si può leggere integralmente qui.

Oggi possiamo annunciare che il prezioso ciborio grazie all’opera di alcune persone che con grande entusiasmo stanno risistemando la Chiesa Parrocchiale, è stato ripulito e ricollocato in un punto molto visibile ai fedeli, ed è davvero uno spettacolo per gli occhi ammirare un’opera del genere. Il ringraziamento va a Cristina, Luigi, Sergio, Alessandro e a tutti coloro che si stanno dedicando per dare nuova vita a queste preziose testimonianze: di fede, prima di tutto, ma anche di enorme interesse artistico.

Nei prossimi giorni sempre in questo sito e nella pagina Facebook dedicata al nostro paese, racconteremo le altre novità di questa primavera porchianese.

Notte della Civetta a Porchiano

Civetta, foto di Nicola Lodigiani.

Si ripete ogni due anni in contemporanea in molti luoghi d’Europa, ed è una iniziativa volta a promuovere la conoscenza dei rapaci notturni, giunta alla sua dodicesima edizione. A Porchiano, e più precisamente al Sentiero di Palliccio, sabato 11 marzo 2017, a partire dalle diciotto e trenta, un educatore e divulgatore ambientale, Massimo Ceci, parlerà dell’interessante mondo degli Strigiformi. Seguirà poi una escursione notturna sul percorso del Sentiero, con sosta al punto di ascolto e osservazione per ascoltare questi affascinanti uccelli notturni. La cena è prevista al sacco, ognuno provvede per sé. La partecipazione è gratuita, e chi vorrà potrà lasciare un contributo per la manutenzione del Sentiero. E’ indispensabile partecipare mantenendo il più possibile il silenzio per evitare di disturbare gli animali. E’ opportuno portare una torcia o lampada frontale, da usare però soltanto in caso di bisogno. Per partecipare occorre prenotarsi inviando a una mail a Marcello Paolocci: marcellopaolocci@yahoo.it.

Porchiano, luogo del silenzio

I luoghi del silenzio è un bel sito curato da Silvio Sorcini, Alberto Monti e Raimondo Fugnoli, che ha lo scopo di mostrare i luoghi meno conosciuti dell’Umbria, delle Marche e delle regioni limitrofe. Alcuni di essi sono proprio dei tesori nascosti, altri sono invece più noti e visitati. Si parla di paesi, di castelli, di chiese, di abbazie, di luoghi comunque interessanti, lì dove il rischio è quello che il tempo e l’incuria ne possano disperdere l’immenso valore.
Fra questi luoghi bellissimi, non potevano mancare Porchiano del Monte e alcune delle sue chiesette. Gli articoli che li descrivono, sono corredati da stupende fotografie. Un sito da visitare per conoscere alcune perle del nostre territorio, per poi venirle direttamente a visitare. Porchiano, è infatti una splendida meta per le vostre vacanze.

Ecco alcuni link diretti, consigliando però la visione di tutto il sito:

Porchiano del Monte

San Simeone

Santissima Trinità

Santa Cristina

Sant’Antimo

Pulizia del campanile

Nei giorni scorsi, Luciano, Gianfranco, Giovanni e Nicola hanno provveduto a pulire il campanile da tutto lo sporco che in questi anni vi si era depositato. Soprattutto le deiezioni dei piccioni provocano un problema non indifferente, e la pulizia non era più rimandabile. Adesso tutto è sistemato e il campanile, che rappresenta tutta la nostra comunità, è tornato a risplendere. Da lassù si gode un magnifico panorama!

Incontro con l’Amministrazione Comunale

Martedì 21 marzo 2017, alle ore 17.30, presso il Circolo Mattia Giurelli, incontro tra l’Amministrazione Comunale e la popolazione di Porchiano del Monte. Sarà presente l’Assessore ai lavori pubblici Avio Proietti Scorsoni. Gli incontri fanno parte del progetto programmatico dell’Amministrazione. Il precedente incontro, a Porchiano, si era tenuto il 5 dicembre scorso.