Prestigioso riconoscimento per Maria Luigia Grisci che si è aggiudicata a Narni il premio Mimosa, un concorso di scrittura narrativa organizzato congiuntamente dal Comune di Narni e dall’associazione Minerva. Il tema di quest’anno era “Il lavoro che dà vita o il sogno perso tra le fauci dell’ingiustizia”. Maria Luigia ha vinto presentando il suo lavoro dedicato alla madre, “Cenere e alloro”. Congratulazioni!
carissima Maria Luigia (questo è il suo vero nome), complimenti, leggendo il tuo lavoro mi sono commosso. La semplicità e la profondità della tua narrazione, mi riportano all’atmosfera di quegli anni piena di sogni, di speranze , di sacrifici. Tornando indietro, ancora ho nelle orecchie la voce della Tua Mamma, che con semplicità ed entusiasmo sapeva rendere il lavoro come un gioco.
Ogni sera, ogni mattina, rompeva il silenzio sonnacchioso dei vicoli, con “commà è il primo (turno)”, o con “commà è cotto il pane”. E che dire dei profumi che il comignolo del forno spargeva tutto intorno? Profumi che scandivano ogni fase di cottura, profumi che raccontavano la quotidianità del paese senza alcun segreto.
Mi ha fatto molto piacere questo articolo, grazie a chi l’ha scritto e grazie ad Aldo che ha voluto ricordare insieme a me quei tempi in cui la sempicità era la vita stessa. Ci tengo a precisare che tutto quello che sono lo devo agli anni che ho trascorso a Porchiano dal quale non riesco a staccarmi né con la mente né con il cuore. Ci sono periodi nella vita in cui ci si allontana, per motivi indipendenti dalla nostra volontà, dai luoghi del cuore, ma conto di tornare appena possibile per dare aria e luce alle mie “radici!