Pro Loco di Porchiano: tesseramento 2018

Si svolge in queste settimane il tesseramento per il nuovo anno della Pro Loco di Porchiano del Monte, la storica associazione locale che si occupa di diverse attività per promuovere il bellissimo borgo del comprensorio amerino. La quota di adesione è rimasta alla portata di tutte le tasche, due euro, ma naturalmente si possono fare anche dei contributi volontari pure in questa occasione. Sono soldi ben spesi, che ritornano sotto forma di iniziative per tutti i gusti. L’anno passato ve ne sono state molte che hanno raggiunto un discreto gradimento da parte della popolazione locale e dei numerosi turisti che visitano Porchiano del Monte. Per chi sta lontano, è anche una forma di solidarietà e vicinanza nei confronti del paese. E può essere anche un gradito regalo ad una persona cara. Infine, essere tesserati con la Pro Loco permette di frequentare locali ed iniziative gestite e promosse dalla stessa in regola con la legge.

E’ possibile tesserarsi presso il Circolo, che si trova dietro all’Ufficio Postale. (MP)

Piccoli lavori, grandi polemiche

Si sono conclusi nei giorni scorsi alcuni lavori di ricopertura della copertina deteriorata in una parte delle mura di Porchiano. Andata deserta la gara di appalto indetta nei mesi precedenti, sono stati gli operai del Comune a provvedere all’opera, avendo cura di mantenere le stesse caratteristiche delle parti attigue. Un lavoro che a detta dello stesso assessore Avio Proietti Scorsoni, con le risorse limitate, ha avuto soltanto lo scopo di proteggere la struttura sottostante in pietra dal dilavamento della pioggia, rimandando a tempi migliori interventi più incisivi.

Ecco i dati tecnici del lavoro: lunghezza della copertina rifatta ml 52, larghezza circa cm 50/60. Spessore circa cm 12. Liquido antigelivo nell’impasto di sabbia e cemento. Rete con maglia sottile per armatura. Inizio lavori 15.11.2017. Fine lavori 10.01.2018. Ammontare dell’appalto andato deserto circa € 3.000,00. Spese sostenute in economia circa € 1.000,00.

La vicenda ha avuto una coda polemica all’interno dei social, che vogliamo raccontare a beneficio di chi non li frequenta.

All’indomani dell’inizio dei lavori, avvenuti in un contesto di temperature particolarmente rigide, qualcuno ha avanzati dubbi sul fatto che il materiale con il gelo avrebbe potuto o meno resistere.

E’ stato Luciano Ghersi, istrionico artista che vive in paese, noto in queste ultimi mesi per le sue gustose interpretazioni teatrali di Jacopone da Todi, ad esprimere pubblicamente i propri dubbi scrivendo con dei gessetti colorati, sul manufatto, “Cemento diacciato, lavoro rovinato”, avendo cura di utilizzare un materiale che con la pioggia si sarebbe velocemente dissolto (come è stato dopo poche ore) e firmando con nome e cognome il proprio gesto di dissenso. Nessun danno quindi per la struttura, ma una protesta originale e civile, che può piacere o non piacere ma che comunque fuor di dubbio nessuna conseguenza ha provocato e presto si è cancellata.

Non si può dire la stessa cosa per l’anonimo estensore di una analoga protesta che è avvenuta qualche giorno dopo: costui con un oggetto appuntito ha inciso sul cemento fresco un infantile e sciocco “Fa schifo”, e forse ha anche dato un paio di martellate ai sassi, ben guardandosi dal rivelare la propria identità.

Due proteste dunque, che a prescindere dal fatto che fossero motivate o meno (l’assessore ha precisato successivamente che il materiale utilizzato conteneva antigelo e che la modaltà di esecuzione era simile a quelle precedenti), più diverse tra loro non potevano essere: atto gigionesco e firmato di inoffensiva protesta il primo, vero e proprio anonimo vandalismo il secondo.

E qui è successo il patatrac: con un comunicato sui social, l’assessore ha avuto parole dure per i due episodi, non separandoli come sarebbe stato meglio fare (burla inoffensiva la prima, atto di vandalismo il secondo) condannandoli entrambi e chiedendo espressamente ai propri collaboratori di non cancellare il secondo (il primo come s’è detto era già dissolto naturalmente) a “testimoniare l’inciviltà e la maleducazione e di chi non ha rispetto per il lavoro degli altri.”

Ovviamente, scrivendo queste cose sui social, si sono scatenati tutta una serie di commenti più o meno sgradevoli nei confronti della comunità porchianese, dipinta senza troppi giri di parole come composta da vandali ed incivili. E’ ben comprensibile quindi l’indignazione che gli abitanti del borgo hanno provato leggendo queste cose, e considerato che mai un ordine di questo tipo, (cioè di lasciare il vandalismo a monito per il futuro), era stato dato in precedenza in qualsiasi altra parte dell’Amerino – dove purtroppo i piccoli gesti di vandalismo fanno parte come ovunque di una prassi quasi quotidiana – si può ben comprendere quanto sia stato lo sconcerto di tutti.

Le risposte non sono mancate, a difesa della comunità. Con l’impegno, se l’Amministrazione avesse perseguito in questo originale intento per così dire educativo e punitivo, di provvedere con le proprie risorse a cancellare l’atto vandalico, rivendicando una antica attitudine a fare da sé.

Per fortuna, passata qualche ora, e riflettendo forse sulle parole di troppo scritte in precedenza, l’assessore Avio Proietti Scorsoni ha posto fine alle polemiche sui social, scrivendo “Sento il dovere di esprimere la mia stima per gli abitanti di Porchiano. Senza considerare i rapporti cordiali che ogni giorno condivido con alcuni di loro. Ho sempre ammirato la Comunità porchianese per le importanti attività sociali che vi risiedono. Tutto ciò non è stato minimamente scalfito dal comportamento censurabile di una persona. A breve sarà ripristinata la copertina danneggiata”.

Come poi è stato fatto. (MP)

Porchiano in prima linea per diminuire gli imballaggi

Sbarca nell’Amerino e inizia da Porchiano grazie al consigliere comunale Romano Banella e con la collaborazione dei negozianti del borgo la campagna promossa da Ecologic Point per la riduzione degli imballaggi.

Il sistema è semplice: i clienti dei negozi, dopo aver firmato una liberatoria, potranno portare da casa un contenitore dove mettere il cibo acquistato, evitando di utilizzare buste e contenitori a perdere.

Il vantaggio per l’ambiente è enorme e con questa buona pratica si possono ridurre di molto i materiali che finiscono in discarica o che comunque devono essere continuamente prodotti, con beneficio anche economico (molti di questi contenitori usa e getta, si pagano al momento dell’acquisto).

L’invito è di partecipare a questa iniziativa! (MP)

Piccoli disertori

E’ una esperienza raccontata da Gaetano Polzonetti, oggi arzillo novantenne, vissuta personalmente nell’ultimo periodo del fascismo. Come in tutte le province italiane, quell’estate anche a Terni venne organizzato dai gerarchi del regime un raduno di ragazzi appartenenti alle categorie Piccoli Balilla e Avanguardisti, rispettivamente compresi tra gli anni 8-14 e 15-18. Ragazzi che in seguito entravano come giovani fascisti nei fasci giovanili di combattimento per essere poi infine accolti a 21 anni nel partito. Organizzati e guidati da Sante Silvestrelli, Porchiano partecipò a quell’evento con un nutrito gruppo di ragazzi. Il nostro Gaetano, pur avendo un’età che gli consentiva di essere inserito tra gli Avanguardisti, considerata la modesta statura sfilò con i Piccoli Balilla.

Il raduno ebbe grande successo perché sfilò da Piazza Tacito a Piazza del Popolo, con tanto di inni, fanfare, bandiere, gagliardetti e stendardi. Al termine poi, come prevedeva il programma, furono condotti in un campeggio presso Piediluco, per trascorrere alcuni giorni di vita comunitaria con relativo indottrinamento. Dopo soltanto una notte di campeggio però, successe qualcosa che gli organizzatori sicuramente non avevano previsto: Gaetano con il suo amico Gogliardo Venturini, detto “Pisello”, fuggirono a piedi, per fare ritorno a Porchiano.

Le immediate ricerche fatte anche con le biciclette non ebbero successo, e i nostri fuggiaschi si fermarono soltanto a Fornole dove passarano la notte ospiti della zia di Gaetano, Genovina Agabiti. Raggiunsero Porchiano il giorno seguente, ma impauriti dalle ricerche e dal clamore che la loro fuga aveva provocato, fuggirono ancora e si nascosero nel campanile della chiesa parrocchiale di San Simeone. Scesero da quel nascondiglio soltanto quando la fame (allora, sicuramente non mancava), fu loro benigna consigliera.

Accusati di diserzione e di tradimento, inevitabilmente per lungo tempo dovettero subire il linciaggio morale in modo inesorabile. Immediatamente vennero tolte loro le divise, isolati dalla vita sociale del paese, e additati come esempio ignobile dalla stampa e in ogni cerimonia pubblica che ne desse l’opportunità. Certamente furono conseguenze figlie della politica e di una generale mentalità in cui la libertà del singolo, spesso soccombeva a schemi fissi e a ideologie autoritarie.

A distanza di poco tempo da quella vicenda, Gaetano e Gogliardo vennero completamente riabilitati, perché gli avvenimenti drammatici e folli negli anni che seguirono, resero loro giustizia e dettero pienamente ragione.

Quell’atto di disobbedienza non fu altro che il desiderio inappagato di libertà.

(Articolo di Aldo Perelli, apparso su Il Banditore di Amelia di dicembre 2017)

Natale a Porchiano

Parrocchia di San Simeone

Domenica 24 dicembre

  • Ore 10.00 Messa
  • Ore 23.00 Messa animata dal gruppo parrocchiale e dai ragazzi

Lunedì 25 dicembre

  • Ore 10.00 Messa

I Sacerdoti e il Consiglio Parrocchiale augurano un Santo Natale!

Il Vescovo in visita a Porchiano

Ecco il programma della visita pastorale a Porchiano del Monte:

Giovedì 7 dicembre

  • 15.30: arrivo presso la Chiesa di S. Cristina.
  • 15.45: incontro con gli anziani e i malati a Villa Serena.
  • 16.00: celebrazione della Santa Messa presso Villa Serena (siamo tutti invitati).
  • 16.45: Il Vescovo si sposta presso la Chiesa Parrocchiale accolto dalla Banda della Teverina. Inizio ufficiale della visita, con la partecipazione del Sindaco. Incontro del Vescovo con la comunità. Siamo tutti invitati a partecipare!

Venerdì 8 dicembre

  • 10.00 Celebrazione della Messa.

Sabato 9 dicembre

  • Primo pomeriggio: visita del Vescovo al cimitero. A seguire incontro con i consigli parrocchiali.
  • 18.00 Celebrazione della Messa presieduta dal Vescovo e incontro con la comunità.

Domenica 10 dicembre

  • 11.00 A Lugnano, il Vescovo celebra la messa e conclude la sua visita.

 

Riordino dell’archivio di Porchiano

Parte in questi giorni il lavoro di riordino dell’Archivio Storico del Comune di Amelia, che comprende al suo interno anche l’Archivio Storico preunitario dell’ex Comune di Porchiano del Monte (confluito in quello di Amelia all’inizio del secolo scorso).

Si tratta di un progetto finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo attraverso il Centro Studi Storici di Terni. L’obiettivo è quello di digitalizzare, inventariare e mettere a disposizione un gran numero di documenti che saranno molto utili per ricostruire la storia delle nostre famiglie. (MP)

Un carabiniere per amico

E’ il  nome di un vademecum che in questi giorni è in distribuzione nella nostra zona. Vi sono riportati alcuni consigli destinati ai cittadini per evitare di trovarsi in situazioni di potenziale pericolo. Lo riportiamo anche qui. (MP)

Se sei solo in casa non aprire a persone che non conosci, anche se dicono di appartenere ad uffici pubblici.
Anche di giorno, non lasciare porte e finestre (senza grate) aperte.
Se qualcuno telefona, non rispondere dicendo di essere solo in casa.
Se bussano alla porta, prima di aprirla, verifica dalla finestra chi chiede di entrare. Se non lo conosci, non aprire.
Non recarti all’Ufficio Postale o in Banca da solo.
Per fare la spesa, chiedi ad un parente o ad un conoscente di accompagnarti.
Se non ti senti bene, o comunque hai necessità di aiuto, telefona a questi numeri: 118 per i medici, 112 per i carabinieri, 115 per i vigili del fuoco.
Il numero della tua stazione dei carabinieri è 0744 971200 (Amelia).
Non aprire a gente che chiede l’elemosina.
Non aprire a coloro che dicono di essere funzionari delle Poste, dell’Inps, di altri uffici pubblici, sedicenti carabinieri e avvocati, se non li conosci personalmente.
Se noti macchine o persone sospette, chiama subito i carabinieri.