Lungo le mura di Porchiano del Monte, lì dove passa la strada che entra al paese, si vede sulla sinistra un piccolo e grazioso giardinetto, recintato da un muro in pietra. E’ il monumento ai caduti, uno dei migliaia di monumenti di questo tipo che all’indomani della Grande guerra, per ricordare il sacrificio dei soldati morti al fronte, vennero realizzati in quasi tutti i comuni e le frazioni d’Italia. Era intenzione del fascismo, in quel periodo, ricordare anche una guerra vittoriosa della quale si proclamava erede.
Oltrepassando il cancello in ferro battuto, ci si può avvicinare al monumento e leggere quello che è scritto sui quattro lati, dove vi sono delle lapidi. Nella prima c’è incisa una sorta di dedica: “Quando più bella sorrideva ad essi la vita, la loro fiorente giovinezza immolarono in olocausto alla Patria, nella guerra di redenzione. 24 maggio 1925”.