La Parrocchia di San Simeone di Porchiano del Monte organizza un Concerto in onore di San Simeone, con un breve intervento sulla vita del Santo a cura di Maria Luigia Grisci, domenica 23 febbraio 2020 alle ore 16.30 presso la chiesa parrocchiale.
In collaborazione con a.c. Concertino Narni e Coro Harmoniae Coelestes della cattedrale di Narni.
Musiche di Vivaldi, Mozart, Palestrina, Haydn, Gounod.
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Festa di San Simeone 2019
Pasqua 2018: il programma delle manifestazioni religiose
Presso la Chiesa Parrocchiale di San Simeone
Giovedì 29 marzo 2018 – Giovedì Santo
- Ore 17.00 Messa e inizio dell’Adorazione
- Ore 21.00 Adorazione al Sepolcro animata dal gruppo parrocchiale
Venerdì 30 marzo 2018 – Venerdì Santo
- Ore 21.00 Processione del Cristo Morto (Via Crucis)
Sabato 31 marzo 2018 – Sabato Santo
- Ore 16.00 Benedizione dei cibi pasquali
- Ore 22.00 Veglia pasquale
Domenica 1 aprile 2018 – Domenica di Pasqua
- Ore 10.00 Messa animata dal gruppo parrocchiale
Festa di San Simeone: un resoconto
La festa del Patrono San Simeone è iniziata a Porchiano, quest’anno, con la celebrazione della Santa Messa da parte di don Salvatore Ferdinandi, presso la chiesa parrocchiale del paese, titolata al Santo stesso.
Un particolare ricordo c’è stato durante la suddetta cerimonia, dopo la scomparsa verificatasi circa sei mesi or sono, sia dell’amatissimo don Mario Santini, parroco del paese per più di 70 anni, sia della stimata ed amata neo-mamma Silvia Barcherini, trentanovenne, deceduta poco dopo aver dato alla luce il suo primogenito.
Durante la funzione è stato letto il testamento spirituale di don Mario Santini, ora trovato fra le sue tante carte dai familiari, portato in esposizione durante l’offertorio, commuovendo l’intera comunità parrocchiale. E’ stato celebrato anche il battesimo di un bambino.
Dopo la messa è stata inaugurata la mostra itinerante “Venti volte San Martino”, che dal 16 al 21 febbraio è stata in esposizione presso la parrocchia di San Simeone di Porchiano ed è promossa dall’associazione “San Martino” in occasione della ricorrenza del suo ventennale. Il direttore della Caritas, Ideale Piantoni, ha presentato la mostra stessa ricordando l’importanza della Carità e l’operato svolto attraverso le Opere Segno della Caritas Diocesana e associazione di volontariato “San Martino”.
E’ seguito un rinfresco nella sala adiacente alla Parrocchia allestita allo scopo dal Gruppo Parrocchiale, in quanto luogo particolarmente amato dalla comunità, poiché era la stanza dove si riunivano i gruppi giovanili e non, con l’amatissimo parroco don Mario Santini.
In questa occasione i nipoti Andrea e Luciano Silvestrelli hanno devoluto i soldi delle raccolte di beneficenza alle tre realtà tanto amate e seguite da don Mario: alla “Casa del Bambino” di Don Alessandro Rossini, legato da un profondo rapporto personale con don Mario; all'”Opera del Duomo di Amelia” dove don Mario è cresciuto e rimasto particolarmente legato in età adulta; alla “Parrocchia di Porchiano”, per soddisfare i bisogni immediati, quale la ristrutturazione della Sala della Confraternita del Sacramento.
Questa giornata, così importante per la comunità di Porchiano, è continuata con l’esecuzione di due concerti: il primo presso la casa di riposo Villa Serena e, a seguire, nella Chiesa Parrocchiale, con un repertorio consono alla giornata di festa che si stava vivendo.
A metà concerto, la vice presidente dell’associazione San Martino ha ricordato i venti anni di solidarietà e dignità della operosa associazione di volontariato, ripercorrendo le principali tappe dei vari progetti realizzati.
Si ringraziano i componenti della Banda Teverina per la disponibilità e gli operatori di Villa Serena per aver preparato un piccolo rinfresco.
La giornata è terminata con una pizzettata di fraternità presso il Parco Mattia, gentilmente offerta dalla Pro Loco di Porchiano.
E’ proprio la sinergia delle varie realtà presenti sul territorio che ha decretato il successo di questa bellissima giornata, vissuta con entusiasmo dalla comunità porchianese.
Certi di altre collaborazioni che ci vedranno protagonisti concludiamo salutando e ringraziando tutti coloro che hanno partecipato.
(Articolo di Nadia Agostini, apparso su Il Banditore di Amelia di marzo 2018)
Festa di San Simeone
Domenica 18 febbraio 2018 si celebra a Porchiano del Monte la festa dedicata a San Simeone Vescovo e Martire. Alle ore dieci verrà celebrata la Santa Messa. Alle sedici e trenta la Banda Teverina intratterrà gli ospiti di Villa Serena. Alle diciassette e quarantacinque, presso la chiesa dedicata al Santo, la Banda eseguirà un concerto. Al termine, alle ore diciannove e trenta, presso il parco Mattia, in un locale riscaldato, la “pizzettata”. E’ gradita la prenotazione chiamando Cristina al 345 4080412.
Dal 16 al 21 febbraio 2018, inoltre, in occasione della ricorrenza, presso la chiesa verrà esposta la mostra itinerante delle Opere Segno della Caritas Diocesana di Terni, Narni ed Amelia, “Venti volte Sanmartino”.
In collaborazione con la Pro Loco.
Pasqua 2017: il programma delle manifestazioni religiose
Presso la Chiesa Parrocchiale di San Simeone
Domenica 9 aprile Domenica delle Palme
- Ore 09.50 S.S. Messa
Giovedì 13 aprile
- Ore 17.00 S.S. Messa. Segue adorazione.
- Ore 21.00 adorazione organizzata dai ragazzi del catechismo.
Venerdì 14 aprile
- Ore 17.00 Celebrazione della morte di Gesù e adorazione della croce.
- Ore 21.00 Via Crucis.
Sabato 15 aprile
- Dalle ore 11.00 alle ore 11.30 benedizione dei cibi pasquali.
- Dalle ore 11.00 alle ore 12.30 confessioni.
- Ore 22.30 veglia.
Domenica 16 aprile Pasqua
- Ore 10.00 S.S. Messa.
Nuova collocazione per il ciborio
In un articolo apparso sul Banditore di Amelia, nel marzo 2016, Emilio Lucci ha raccontato un episodio che avvenne a Porchiano oltre centoventi anni fa.
In occasione di una mostra di opere d’arte, organizzata a contorno di un Congresso Eucaristico promosso ad Orvieto, don Luigi Luzi, parroco di Lugnano a quel tempo, cercò di portarvi un prezioso ciborio quattrocentesco che era allora sull’altare della Chiesa Parrocchiale. Gli abitanti di Porchiano si ribellarono, temendo di perderlo per sempre, e bloccarono il carro che doveva trasportarlo. Ne seguì un divertente batti e ribatti, che è ben descritto nell’articolo di Lucci che si può leggere integralmente qui. L’articolo si chiudeva con una domanda: visto che il ciborio giace dimenticato in un angolo, non è forse il caso di valorizzarlo attraverso la sua esposizione in un museo?
A questa ipotesi si è dichiarato contrario, in un successivo articolo publicato sempre sul Banditore, Aldo Perelli, il quale ne ha tratteggiato la storia recente, augurandosi che il prezioso manufatto venga piuttosto ricollocato a vista nella Chiesa Parrocchiale, anziché in un museo, essendo patrimonio di tutti i Porchianesi. L’articolo di Perelli si può leggere integralmente qui.
Oggi possiamo annunciare che il prezioso ciborio grazie all’opera di alcune persone che con grande entusiasmo stanno risistemando la Chiesa Parrocchiale, è stato ripulito e ricollocato in un punto molto visibile ai fedeli, ed è davvero uno spettacolo per gli occhi ammirare un’opera del genere. Il ringraziamento va a Cristina, Luigi, Sergio, Alessandro e a tutti coloro che si stanno dedicando per dare nuova vita a queste preziose testimonianze: di fede, prima di tutto, ma anche di enorme interesse artistico.
Nei prossimi giorni sempre in questo sito e nella pagina Facebook dedicata al nostro paese, racconteremo le altre novità di questa primavera porchianese.
Porchiano, luogo del silenzio
I luoghi del silenzio è un bel sito curato da Silvio Sorcini, Alberto Monti e Raimondo Fugnoli, che ha lo scopo di mostrare i luoghi meno conosciuti dell’Umbria, delle Marche e delle regioni limitrofe. Alcuni di essi sono proprio dei tesori nascosti, altri sono invece più noti e visitati. Si parla di paesi, di castelli, di chiese, di abbazie, di luoghi comunque interessanti, lì dove il rischio è quello che il tempo e l’incuria ne possano disperdere l’immenso valore.
Fra questi luoghi bellissimi, non potevano mancare Porchiano del Monte e alcune delle sue chiesette. Gli articoli che li descrivono, sono corredati da stupende fotografie. Un sito da visitare per conoscere alcune perle del nostre territorio, per poi venirle direttamente a visitare. Porchiano, è infatti una splendida meta per le vostre vacanze.
Ecco alcuni link diretti, consigliando però la visione di tutto il sito:
Messa e concerto nella Chiesa di San Simeone
Porchiano e il Ciborio
Sul numero di maggio 2016 de “Il Banditore di Amelia”, è apparso questo articolo di Aldo Perelli, che riportiamo integralmente.
Grazie professor Lucci, il suo articolo su “Il Banditore di Amelia” del mese di marzo 2016 (Sommossa popolare a Porchiano), mi ha permesso finalmente di conoscere la storia un po’ misteriosa di questo manufatto marmoreo.
L’interesse e la curiosità verso questa presenza, risalgono all’inizio degli anni Cinquanta, quando fanciullo con fede e passione facevo il chierichetto.
Quell’oggetto abbandonato in una stanzetta chiusa e buia nella Chiesa Parrocchiale, destava in me particolari e misteriose sensazioni. Negli anni a seguire, di tanto in tanto, ho sempre voluto accertarmi se fosse ancora al suo posto, temendo forse che per qualche oscuro o giustificabile motivo, avesse preso il “volo”.
La certezza del suo valore storico, artistico e religioso, ha risvegliato in me vecchie sensazioni premonitrici. Già da allora percepivo che era qualcosa di importante, e non so spiegare perché, provavo un po’ di strana gelosia.
Sapere che quello scrigno ha custodito secoli e secoli di preghiere, di fede, di segreti e sentimenti paesani, non fa che emozionarmi.
A riguardo, professor Lucci, non condivido l’ipotesi di destinarlo in un museo. Forse Amelia ha rinunciato al suo Germanico, o Riace ai suoi Bronzi?
Un’attenta ricollocazione nella Chiesa Parrocchiale sarebbe importante riferimento, per la riscoperta della storia laica e religiosa di Porchiano.
Vivo questa inaspettata riscoperta con un po’ di apprensione, in quanto in paese non percepisco quella fede e determinazione che traspare in ciò che accadde nell’anno 1896.
Osservando e considerando le vicende paesane negli ultimi decenni, non posso che essere pessimista. In questo periodo, non poche sono le testimonianze storiche (materiali e immateriali) che sono andate perse. Il paese sta lentamente perdendo la sua identità e, come nell’anno 1896, non c’è rimasto che il Ciborio.
Questa presenza, anche se dimenticata, inconsapevolmente è rimasta nella memoria popolare porchianese, così tanto che in paese alcuni detti come “Se so’ magnati pure ‘l Cibborio!” o “Cianno portato via pure ‘l Cibborio!”, sono ancora in uso e frequentemente citati.
Nel suo articolo, Lei fa riferimento anche alla volta della Chiesa Parrocchiale dipinta in tempo antico, come il cielo stellato; ebbene, più testimoni raccontano che quella volta fino agli anni Cinquanta era ancora dipinta di turchino e con piccole stelle dorate.
Si spera che tutto sia stato ricoperto con semplice imbiancatura, nelle varie ristrutturazioni a cui la Chiesa fu sottoposta intorno a quegli anni.
E’ anch’essa opera del Piermatteo? Considerato che nella stessa chiesa esiste anche un affresco (Madonna con Bambino) a lui attribuito, l’ipotesi, con le dovutte cautele, non sarebbe da scartare.
Se così fosse, riprendendo l’articolo del dottor Spagnoli, sul Banditore del mese di gennaio 2016, dal titolo “Una volta stellata… anzi due”, si dovrebbe correggere con “Una volta stellata… anzi tre”!
A proposito di stelle… al dott. Spagnoli farà piacere sapere che le stelle, dipinte nella volta della chiesa di Santa Elisabetta (ora intitolata a Santa Lucia) in Amelia, erano più grandi di quelle in Porchiano.
Accanto all’articolo “Sommossa popolare a Porchiano“, a pagina 6 del Banditore di marzo 2016, c’è anche quello relativo a Sambucetole: “Sambucetole ha inaugurato le sue opere d’Arte”.
Con un po’ di celata invidia, mi congratulo con loro, perché è veramente magnifico ciò che sono stati capaci di realizzare.