Una poesia di Maria Luigia Grisci, dedicata al vento che spesso soffia tra le mura di Porchiano.
Era un vento bianco
rabbia di nuvole livide
da lontani orizzonti di piombo
aghi di cristallo su rami dilatati nel cielo
piallava lucore d’inverno.
Era un vento buono
respiro affannato delle mie colline
alito freddo di vicoli
caldi d’umanità
schiaffeggiava il viso.
Era un vento allegro
giostra colorata di sole
tra panni odorosi di cenere e alloro
distillato di aromi che lavano vite
suonava fragranze d’Aprile.
Era un vento amico
sibilo di pertugi tra mura
impastate di fatica
racconto di fiabe
tra lenzuola di braci roventi
trasportava sogni.
Ancora
mi canta dentro
l’aria delle mie radici.